Da qualche settimana è uscita la
nuova versione di Edge basato su Chromium, lo stesso motore alla base di Chrome, per dire.
Trovate sul web recensioni, opinioni, idee su come effettivamente questo browser si relazioni al più noto Chrome e come siano le prestazioni. Io sono tendenzialmente d’accordo con la maggior parte delle recensioni (positive): funziona bene, non ha niente da criticare, per essere la prima versione è stranamente stabile e ben fatta. Niente da recriminare.
In tutto questo nessuno ha messo in risalto che in realtà anche le ultime versioni dell’Edge-non-chromium era ben fatto e anzi una buona alternativa a questo motore. Io probabilmente lo preferivo così, veramente differente ed alternativo. I problemi di normalizzare, ovvero
standardizzare, i software sono ben noti. Una falla e tutto e i dati personali sono in pericolo. Un bug e mezza utenza mondiale rimane a secco.
Sembreranno problemi stupidi, ma è una cosa così ovvia che nemmeno bisognerebbe dirla. Lo stesso avviene in natura, sia nel regno animale che vegetale (quando ci saranno tre scimmie e due tipi di mele al mondo ne riparliamo eh).
Nonostante ciò, voglio parlare di altro. Nonostante perché non mi pare che nessuno si sia messo davvero davanti a questo problema. Chrome è browser popolarissimo, Edge sarà il browser di default sui dispositivi Microsoft. Fate i calcoli e vediamo cosa resta fuori (senza considerare gli altri browser, ad es. Opera).
Comunque, dicevo che questo problema non è il soggetto di questo articolo, come d’altronde si percepisce dal titolo.
Se infatti Chrome, com’è naturale aspettarsi, ha come motore di ricerca predefinito Google, con Edge ci troviamo ad utilizzare Bing. Il bistrattato Bing, motore di ricerca sempre in secondo piano rispetto a Google (e in passato anche Yahoo!). E penso per buone ragioni, anni fa Google regnava incontrastato tra i motori di ricerca, aveva una banca dati assolutamente invidiabile e impareggiabile. Era veloce, affidabile, un punto di riferimento. E ancora è così, non mi si fraintenda.
Però avendo avuto modo di provare Bing grazie al nuovo Edge (non l’ho detto finora, ma sto provando esclusivamente Edge da una settimana e poco più) mi sono accorto come ormai il gap è quasi tappato. I risultati sono pressappoco i medesimi. Mai avuto un problema, un rallentamento, un down. Mai una volta che non abbia trovato ciò che cercato, e confrontando i risultati di Google non ci sono discrepanze.
Probabilmente con una minima ricerca online si trovano pareri su Bing, su come abbia colmato questo divario, su quanto sia utilizzato e quanto il nuovo Edge aiuterà a incentivarne l’uso. Comunque qui non si tratta di dati fattuali, è l’esperienza d’uso che mi pare sostanzialmente uguale al pompatissimo Google. Poi chiaro, mi pare che Google mantenga ancora lo scettro per dati, facendo ricerche ben precise su siti visitati forse da dieci persone al mese Google riesce a darmi risultati, Bing ancora no. La pervasività di Google è, sinceramente, mostruosa. Penso che ciò sia dovuto anche al fatto che chi decide di inviare i dati d’uso a Google tramite Chrome involontariamente fa scansionare anche i siti che visita, per questo anche portali poco visitati sono scansionati. Questa è una mia idea, non ho fatto ricerche in merito né ho prove, ma non saprei spiegarmi come Google riesca altrimenti ad avere certi siti, a meno che non controlli un qualche registro di nuovi domini registrati. Chissà, non ne ho idea.
Al di là di queste – inevitabili – differenze, mi pare che Bing non se la cavi affatto male ultimamente e anzi andrebbe forse rivalutato anche in rapporto al fatto che dei due mali (Google, Microsoft), forse il secondo è meno invasivo del primo. Forse. Non lo so.
Le soluzioni alternative comunque ci sono, quelle che non schedano ogni vostro click o tap. A me al momento non interessano, ma già il fatto che esistano è positivo.