Circolalo in rete immagini di questo tipo come spoiler dell'ultimo episodio di Game of Thrones (8x03
The Long Night), il più atteso e forse il meno spoilerabile in assoluto della serie. Senza addentrarsi nei meandri della trama (che si può leggere
qui), a me pare che quest'episodio fosse più o meno delineato da almeno una stagione: nel momento in cui si è saputo che sarebbe stato
quell'episodio, si sapeva a cosa si andava in contro.
Eppure è uno degli episodi che ho visto che molti avevano il terrore di
spoilerizzarsi. Mi pare quindi giusto usare questa occasione per fare un passo indietro e parlare di un esperimento che ho fatto negli ultimi tre anni, perlopiù involontariamente.
Ho smesso di seguire Game of Thrones a metà della quinta stagione, era diventato troppo appesantito da una serie di questioni che non ritenevo più interessanti. Era comunque un periodo con diversi impegni per cui è risultato quasi naturale abbandonare la serie.
In questi anni le cose non sono cambiate, GoT è rimasto all'apice di tutte le serie in onda, la maggior parte delle persone ha continuato a seguirlo, un po' per vedere cosa combinava Cersei, un po' per capire quanti episodi ci mettevano a resuscitare Jon, un po' per noia e assuefazione. Fatto sta che tutte queste cose sono state poi svelate dalla cultura di massa: riferimenti alla morte del
Lord Commander è finita ovunque si guardasse. Dalla tv ai magazine, dai siti internet alle pubblicità su YouTube. Era impossibile non sapere che era successo (a meno che non si ignorassero del tutto quei riferimenti per ignoranza sulla materia), così come è risultato impossibile non sapere (meglio, non vedere) la scena di Cersei nuda per King's Landing.
Quindi io sapevo benissimo che questi eventi sarebbero capitati prima o poi (sapendo anche come collocarli nell'arco del tempo, non essendosi poi protratti per più di qualche settimana nei riferimenti), eppure quando ho deciso di recuperare gli episodi lasciati indietro della serie non ho avuto alcun problema quando ormai vedevo l'approssimarsi di quelle scene. Semplicemente perché a me non interessa l'evento in sé, che non ha rilevanza se non inserito nel contesto.
A chi interessa se muore Hulk o Thor nell'ultimo film degli Avengers? Forse a qualcuno sì, ma il dato preso da sé ha davvero rilevanza?
Forse c'è differenza se Hulk muore per un raffreddore o perché scivola sugli escrementi di Thanos e batte la testa. Il contesto è differente, nel primo caso può capitare in ogni momento, nel secondo caso le condizioni (come direbbero gli anglosassoni "il setting") sono ben specifiche e definite. Poi non importa che muoia nell'uno o nell'altro caso, può essere anche la morte o l'evento più incidentale di tutti, ma ci si arriva in un certo modo e le storie sono poi giudicate da questo cammino.
Parliamoci chiaro: se al posto di Ned Stark nella prima stagione fosse morto Jon Snow a qualcuno sarebbe interessato quanto è stato lo shock per quella morte che ha invece fondato la storia di tutte le altre stagioni? No, non sarebbe interessato a nessuno (Catelyn sarebbe stata anzi felice!), perché non c'era ancora nessuna storia legata al suo personaggio, sarebbe stata una delle tante morti capitate nella serie.
Ecco che allora il ruolo dello spoiler si ridimensiona. Non importa realmente chi muore, come muore, chi vive o chi perde una gamba. Non importa guardare il film, l'episodio appena usciti per non incappare in spoiler o non voler leggere niente e precludersi per giorni (o settimane) dal leggere determinati siti per non incappare in nessun indizio di spoiler, perché alla fine avere il dato singolo non è davvero importante. È rovinato il momento in cui quell'evento capiterà nell'arco cronologico della narrazione? Personalmente penso di no, non si può rovinare una scena solo sapendone il risultato, altrimenti tutto ciò che non ha scene di questo tipo (e sono la maggioranza dei film, dei libri, delle serie) non avrebbe mai nessun apice narrativo. E, d'opposto, nel caso in cui riducessimo tutta la narrazione all'evento singolo staremo ammortizzando tutto su una, due, tre scene in una serie con episodi lunghissimi, in un film da tre ore. Questo penso sia il più grande insulto si possa fare a chi ha lavorato a questi prodotti e un insulto al nostro tempo, perché allora basterebbe guardarsi una selezione di scene, un estratto coi punti salienti di un libro.
Ne parlavo già nell'
articolo sul tennis, ridurre tutto a degli highlight è riduttivo nel migliore dei casi, perdersi le parti più interessanti nel peggiore.
Dicevo all'inizio che ho fatto un esperiento involontario, perché abbandonando GoT per tre stagioni ho lasciato che il flusso dei singoli eventi mi raggiungesse e che io sapessi già in anticipo cosa sarebbe successo. Ecco, esperimento riuscito, perché a me non ha rovinato affatto la visione degli episodi arretrati quando ho deciso, qualche giorno fa, che era arrivato il momento di vederli e non perché si stava avvicinando la fine e avevo paura dello "spoilerone", ma semplicemente perché lo ritenevo il momento giusto per poter provare a riprendere una serie accantonata e che avevo sempre avuto intenzione di portare a termine.
Se poi volessimo argomentare sui due esempi di questo articolo ci renderemo presto conto che sono entrambi tratti da fonti in circolo da diversi anni (per gli Avengers si parla anche di decenni), per cui lo spoiler sarebbe semmai, ed ecco infine provato il mio pensiero, su come questi singoli eventi vengono ri-arrangiati e gestiti all'interno della narrazione complessiva che è sì sul calco di una storia già nota, ma con sue peculiarità e difetti. Sapere per primi chi fa cosa non è importante se poi non diamo spazio a come questo accade.
Così l'immagine all'inizio dell'articolo diventa lo spoiler più pericoloso, non racconta un fatto, una singola scena, ma come tutte le scene siano state gestite, narrate, srotolate lungo l'ora e mezzo di episodio. Sarebbe davvero uno sfregio rovinare tutta la narrazione a chi ancora non ha visto l'episodio, per fortuna è solamente divertente e incomprensibile per chi non l'ha davvero visto: si possono sapere i singoli eventi, ma davvero quell'immagine rimarrebbe inspiegabile senza la visione globale dell'episodio.